IL SISTEMA UNIVERSITARIO
di Emanuela Stefani
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In poco più di 50 anni, il sistema universitario italiano ha subito un’evoluzione in molte dimensioni.
In particolare, il numero degli iscritti è aumentato di oltre il 600%, grazie anche ad un aumento
delle sedi universitarie, praticamente raddoppiate dagli anni ‘50 ad oggi (vedi tab.1). Attualmente
esistono 77 sedi universitarie distribuite su 103 province. Anche l’iniziale squilibrio tra Nord e Sud
è stato, almeno in parte, colmato (vedi tab.): nel 1950, le università del Nord rappresentavano il
41,0% e quelle del Sud solo il 25,6%; cinquant'anni dopo le quote diventano rispettivamente il
39,0% e il 27,3%.

Oggi, le 77 sedi universitarie presenti sul territorio nazionale sono così articolate:
 51 Università statali
 3 Politecnici
 12 Libere università
 6 Istituti universitari
 2 Università per stranieri
 3 Scuole.
Dal punto di vista della crescita dimensionale gli anni Ottanta mostrano un notevole aumento delle
iscrizioni alle facoltà universitarie: gli iscritti passano dai 1.032.000 del 1988/89 ai 1.474.719 del
1991/92, crescendo costantemente anno dopo anno, fino a raggiungere 1.674.540 iscritti nel
1999/2000.
 

IL MODELLO DI GOVERNO
L’organo di coordinamento e di indirizzo del sistema universitario italiano è il Ministero
dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR). Nello svolgimento dei propri compiti nel

settore dell’istruzione universitaria, il Ministero è coadiuvato da organi consultivi quali il Consiglio
Universitario Nazionale (CUN), la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), il
Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU).