Il provvedimento amministrativo.


La teoria del provvedimento amministrativo si inserisce come punto di emergenza, ma anche come conseguenza delle riflessioni sul procedimento:

se la potestà amministrativa è una potestà

funzionalizzata e se la funzione amministrativa e procedimentalizzata, l'atto con cui si esprime la potestà attraverso il procedimento non può essere che un atto fortemente vincolato nei suoi élementi e componenti.


La dottrina dello scorso secolo accentuava all'estremo tale profilo dicendo che l'« atto amministrativo » era semplice attuazione della legge, manifestazione del potere esecutivo

Donde il suo stretto legame con il principio di legalità nel significato che allora dominava .

In seguito, mutato anche il modo d'intendere la discrezionalità, nell'« atto amministrativo » veniva posta in evidenza la funzione di cura di interesse,pubblico, rimanendo però ferma la sua base di legge, sia pur ridotta si ammetteva   solo ad una norma che lo contemplasse.

Con un'apparente contradizione, fu questo il periodo in cui la dottrina tedesca e italiana elaborò in profondità la teoria

dell'« atto amministrativo », rifacendosi, per i maggiori di essi,allo schema del negozio giuridico, quindi assegnando un primato agli elementi volontà e causa: si parlò di « atti negoziali amministrativi » da essi distinguendo gli atti amministrativi dichiarazione di sciena , di conoscenza, ecc. Solo in tempi ancor più recenti fra gli atti amministrativi veniva isolató ìl provvedimento amministrativo quale atto tipico dell'amministrazione autoritativa.

Infatti l’atto che possiede il massimo di forza giuridica possibile ,poiché unilateralmente costituisce modifica ed e tingue situazioni giuridiche soggettive di altri soggetti; possiede imperatività piena, che solo con alcunì miisure tassativamente regolate da norme, in casi anche tassativamente indicati, può essere.,sospesa; l'imperatività si ,manifesta nell’essere dotato di esecutività intesá come possibilità di esecuzione contro la volontà altrui.

Questo è il provvedimento amministrativo.


  Si ricorda che la teoria formale sostanziale si era a lungo soffermata sull'« autorità » degli atti dei pubblici poteri, e sui diversi modi con cui l'autorità medesima si modula nei diversi atti « tipici » dei pubblici poteri, ossia l'atto normativo (forza di legge), la sentenza (autorità e cosa giudicata), il provvedimento amministrativo (imperatività). La teoria è tramontata come si avvertiva   ma questa sua parte è tuttora accettata. Il provvedimento amministrativo presenta il grado massimo di autorità: più della legge e più della sentenza; è l'atto autoritativo per eccellenza.


Come si vedrà nel trattare della dogmatica, le normazioni positive e la prassi hanno reso il provvedimento amministrativo un essere assai meno tremendo di quanto lo raffiguri la teoria.

Non è superfluo chiarire che la teoria del provvedimento è largamente dipendente dalla teoria generale, in ispecie dalla teoria dei fatti e degli atti giuridici. Sugli aspetti di teoria generale non ci intratteniamo, ma occorrerà averli presenti .


Come avviene per ogni atto giuridico, elementi del provvedimento sono la volontà e la dichiarazione(forma),ai quali però si aggiungono i motivi, con pari importanza.

Dai più si considerano elementi anche i presupposti.


Da M.S.GIANNINI,Istituzioni di Diritto Amministrativo